giovedì 19 marzo 2009

Notizie scomparse


I TG sono affollati di cani killer, gatti che parlano, grandi fratelli, delitti di vario genere, notizie inutili.
L'informazione è negata, censurata, distorta.
Si devono quindi apprendere avvenimenti pazzeschi dai blog, da blogger che fanno il lavoro del giornalista dove ovunque gli è stato negato.
Voglio quindi riportare questo articolo apparso sul blog di Daniele Martinelli, un giornalista-blogger veramente capace che - a sue spese - fa inchieste a 360°. Daniele è un grand'uomo, una persona da rispettare, per quello che dice, per quello che fa.

Petrolio nella falda di Cremona

Cremona è la città dei liutai, la città del torrone e la città del petrolio nelle falde acquifere.
La raffineria della Tamoil di Cremona sorge lungo la circonvallazione della città e il suo perimetro confina con i palazzi di un quartiere abitato.
Il suo essere “oro nero” cittadino l’ha resa intoccabile. Per anni e anni, in qualità di sponsor locale di varie strutture ed iniziative, ha potuto disperdere sostanze tossiche nel sottosuolo che ora hanno intaccato la falda acquifera sottostante.
Il fiume Po che scorre a un chilometro di distanza in linea d’aria, quando si gonfia, contribuisce a spargere i veleni Tamoil perché le sue acque profonde smuovono e intaccano l’area inquinata della raffineria. Col risultato che parte dei veleni vengono drenati nel fiume e trasportati fin dentro l’Adriatico.
La procura cittadina ha aperto un’inchiesta con l’augurio vengano fatti quanto prima screening sulla salute dei 300 operai della Tamoil e di svariate centinaia di residenti della zona che bevono acqua tinta tamarindo.

Il procuratore di Cremona Roberto Di Martino, assieme a Cinzia Piccioni, dal 2007 è titolare dell’inchiesta sulla raffineria. Hanno acquisito le schede personali degli operai su cui l’azienda deve annotare il tempo di esposizione e contatto con le sostanze tossiche.
Ma non si può perdere tempo perché la prescrizione è dietro l’angolo. «Le perizie impressionanti e inequivocabili dicono che nella falda ci sono sostanze inquinanti per un valore fino a 2000 volte superiori al consentito. Dobbiamo intervenire solo per reprimere e sanzionare violazioni di legge, però mi rendo conto che la magistratura ha inevitabilmente anche un ruolo sociale e il nostro lavoro diventa un messaggio alle autorità per fare in fretta.” Fare in fretta de che? La magistratura deve fare giustizia o soltanto intimidire caro dottor De Martino?

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